Boss Level: l’intrattenimento ignorante versione speedrun
Reading Time: 3 minutesCome si intuisce già dal trailer, e per ammissione degli autori stessi, Boss Level non è altro che Groundhog Day (“Ricomincio da capo” in italiano) in versione film d’azione.
Dal regista che ha firmato A-Team (il remake), il film propone un Frank Grillo in formissima che si trova a dover affrontare niente meno che Mel Gibson nella veste più unica che rara di cattivone della pellicola.
Roy Pulver (Frank Grillo) si trova a rivivere continuamente lo stesso giorno, nel quale finisce inevitabilmente assassinato. Roy è un ex militare in piena crisi di mezza età, capace solo di maneggiare un’arma da fuoco o una bottiglia di liquore: per riconciliarsi con l’ex moglie e suo figlio dovrà imparare a fare lo stesso anche con i suoi sentimenti.
Viste le premesse la trama è ovviamente ridotta al minimo, ma se si riesce a soprassedere ai buchi iniziali, scorre tutto sommato senza problemi e fornisce una tela adatta su cui si adagia tutto il resto.


I personaggi ed i dialoghi sono stereotipati e telefonati quanto ci si aspetta che siano, tuttavia senza scadere nel trito, e vengono recitati con la giusta dose di carisma e convinzione. Merito della rosa di attori che compongono il cast dei comprimari: Naomi Watts, Ken Jeong e Mel Gibson (capace di tenere in piedi una scena semplicemente fumando un sigaro).
Frank Grillo si rivela una gradita sorpresa, riesce a inserirsi perfettamente nel ruolo da action hero a metà strada tra umorismo e steroidi, soprattutto tenendo conto che la metà dei dialoghi del film sono costituiti da suoi pensieri tramite voci fuori campo.


Le scene d’azione coprono un ampio spettro di tamarraggine e non deludono: dalle sparatorie agli elicotteri in fiamme, passando per decapitazioni e arpionaggi, senza disdegnare all’occorrenza gli inseguimenti su bolidi (che finiscono sempre in grandiosi incidenti).
Siamo di fronte ad un nuovo Die Hard? Purtroppo la risposta è negativa. Il film parte in quarta, la prima metà è un buon esempio di azione e commedia, grazie al ritmo serrato delle scene che offre l’intrattenimento adrenalinico promesso dal trailer. Nella seconda metà invece viene a perdersi la dimensione action/comedy in favore di un tentativo un po’ maldestro di dare spessore e profondità ad una trama che non ne necessita.


Complessivamente si tratta di poco più di un’oretta e mezza che passa in modo piacevole tra scazzottamenti, sparatorie e duelli all’arma bianca. Consigliato per una serata leggera a popcorn e birra.

